[Alfabiennale è il supplemento di alfabeta2 per la Biennale di Venezia 2011. In edicola con il numero di giugno di alfabeta2, è disponibile nei punti vendita alla Biennale di Venezia per tutto il periodo dell'evento.]
Se il mese scorso Alfabeta2 è raddoppiato, questo numero è triplicato! In occasione del l’apertura della 54. Biennale di Venezia, oltre alla rivista e alla seconda uscita di Alfalibri, è allegato Alfabiennale, uno speciale di 48 pagine sull’arte contemporanea che raccoglie testi e interviste di alcuni tra i maggiori teorici, curatori e critici d’arte europei.
Le immagini di un gruppo eterogeneo di artisti italiani illustrano la mostra che si tiene al Casinò di Venezia, Ca’ Vendramin Calergi, intitolata Alfabeta2 è un’altra cosa..., curata dalla rivista stessa per tutta la durata della Biennale.
Vi chiederete: perché Alfabeta2 è un’altra cosa? Perché approfondisce temi interdisciplinari cimentandosi contemporaneamente nei singoli specifici territori del sapere e della politica. Perché esce in tripla versione e mantiene lo stesso prezzo. Perché non divide le arti, la letteratura, la politica, creando anzi spazi di contiguità. E perché è capace di staccarsi dalla carta stampata e rendersi tridimensionale nel palazzo lagunare del Casinò con una mostra di artisti italiani.
Una mostra intergenerazionale che spazia dal concettuale al postconcettuale, con grandi installazioni disseminate dentro e fuori Ca’ Vendramin nella molteplicità di un’idea polifonica. Parole, forme, suoni, riflessi si confrontano simultaneamente nella stratificazione dei linguaggi e dello scorrere del quotidiano.
Consapevole dell’impossibilità di perseguire un’idea di purezza linguistica (sic!) – reclamata a volte da artisti che si riconoscono solo in identità di gruppo – Alfabeta2 afferra la realtà e i suoi disagi con uno spirito fluido legato a un’arte non necessariamente emersa dalle scuderie e dai meccanismi di mercato. Accende dei flash di riflessione nel non-luogo del Casinò: spazio di transito dove le opere si mescolano ai tavoli di blackjack e alle slot machine.
Anna Grigor’evna Snitkina, seconda moglie di Dostoevskij, scriveva nei suoi diari: “Bisogna rassegnarsi a considerare la passione per il gioco come una malattia incurabile”. Noi affermiamo, parafrasandola, che bisogna considerare incurabile la passione per l’arte. Nonostante i tagli, i mantra del lamento, le lische di pesce lasciate dalle amministrazioni alle istituzioni culturali, Alfabeta2 si prodiga nella redazione di questo speciale, al quale ne seguiranno altri che si legheranno ai grandi eventi italiani.
Nonostante i tempi magri, le fatiche e l’apparente immobilità del paese, Alfabeta2, nella sua passione civile e culturale, è inguaribilmente dedita alle armi del risveglio delle coscienze e si radica sempre più a fondo nel presente.
Alfabiennale non tratta solo l’evento veneziano, ma è concepita come una panoramica sul ruolo delle grandi istituzioni espositive e sulle nuove concezioni artistiche legate alle più incisive teorie curatoriali. Le interviste all’attuale direttrice della Biennale di Venezia, Bice Curiger, sulla sua mostra intitolata ILLUMInazioni, e ad Achille Bonito Oliva su una Biennale immaginaria del 2011 restituiscono due visioni diverse e tuttavia compatibili sulla funzione dell’arte e delle mostre in un’epoca di accelerate catastrofi e cataclismi, di emorragie umane, di inondazioni web e di incontenibili, invisibili, emissioni nucleari. Nanni Balestrini intervista l’intervistatore Hans Urlich Obrist che esprime la propria concezione dell’arte in relazione ai propri innumerevoli rapporti con gli uomini-artisti e alle istanze del nostro tempo. La visione di Carolyn Christov-Bakargiev, a proposito della prossima dOCUMENTA (13) da lei diretta, prospetta modalità curatoriali nelle quali gli artisti si sostituiscono ai critici e il pubblico è partecipe della costruzione della mostra.
Ciò che accomuna le concezioni dei curatori è la necessità del superamento dei confini geo-disciplinari e l’idea di una proposta plurale volta all’azione concreta dell’arte verso i processi sociali. I suoi derivati: il mercato, il ready-made, la vita breve della fotografia, la politica, l’affettività, la matematica e la storia contemporanea, creano un contesto vivo e brulicante descritto dagli autori dello speciale. Alfabiennale non dimentica Ai Weiwei, l’artista cinese imprigionato, e gli dedica le pagine centrali con un’intervista recente fattagli da Achille Bonito Oliva e con una testimonianza di Simone Pieranni. Infine pubblica un omaggio a Roman Opalka per festeggiare il suo milionesimo ritratto.
Abbiamo fatto tutto ciò perché una mostra è una mostra, ma Alfabeta2 è un’altra cosa...
Letizia Cariello, Senza titolo, 12 stampe fotografiche su carta cotone, 30 x 40 cm, Edizione di 13 esemplari + prova d’autore, Courtesy Galleria Massimo Minini, Brescia
Loris Cecchini, Monologue Pattern (Chrisalis), 2005, Ferro, alluminio, perspex, PETG, pellicola lenticolare 3M, piante artificiali, 484 x 270 x 270 cm, MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Roma
Loris Cecchini, Wallwave Vibrations (Airborne), 2010, Rilievo in resina poliestere, pittura, diam. 150 x 7 cm, Courtesy Galleria Continua, San Gimignano/Pechino/Le Moulin, Foto Ela Bialkowska
Loris Cecchini, Crystal Engineering in Self-Assembly Networks, 2009, Acciaio cromato, dimensioni variabili, Courtesy Galleria Continua, San Gimignano/Pechino/Le Moulin, Foto Carlo Fei
Loris Cecchini, Blaublobbing (Outside 2.0), 2007, PVC trasparente, plexiglas, struttura metallica, pompa, acciaio, variatore di luminosità, 500 x 300 x 300 cm
circa cad. Veduta dell’istallazione a Palazzo Fendi, Roma, Photo courtesy Fendi, Roma, Courtesy Fendi & Galleria Continua, San Gimignano/Pechino/Le Moulin
Paolo Gonzato, L’egolatra, 2010, Cartapesta dipinta su rete metallica, 150 x 105 x 35 cm, Museo MAGA, Gallarate
Paolo Gonzato, Save Crash, 2007, Perspex, dimensioni varibili
Salvatore Falci, Abbastanza bene ma, 2010, con Simona Barzaghi, Oggetti, Fondazione Mudima, Milano
Salvatore Falci, Erba Palazzo Ferrazzi, 2010, San Gervasio, Brescia
Salvatore Falci, Erba fontana, 1997, Museo Pecci, Livorno
Flavio Favelli, Michelangiolesca and Italia, 2010, Dittico, collage di francobolli con cornici originali, 52 x 57 cm, Foto Dario Lasagni
Flavio Favelli, China Purple, 2010, Assemblaggio di mobili, 247 x 400 x 504 cm, Foto Dario Lasagni
Flavio Favelli, Siracusana tutti i valori (rossi), 2010, Collage di francobolli con cornice originale, 45 x 38 cm, Foto Dario Lasagni
Flavio Favelli, Sala d’attesa, 2008, Opera permanente, Pantheon alla Certosa di Bologna, Foto Dario Lasagni
Ai Weiwei, 2009. Foto Gao Yuan
Roman Opalka Opalka 1965/1 – ∞ Détail 993460 – 1017875
Francesco Jodice, WWW, Death Valley, T54, 2002
Francesco Jodice, WWW, Guaruja, T42, 2005
Francesco Jodice, WWW, Normandy, T30, 2000
Francesco Jodice, WWW, Aral, T51, 2008
Francesco Jodice, WWW, Death Valley, T66, 2002
Fabio Mauri, Macchina per fissare acquerelli, 2007, Legno, ferro, dimensioni variabili, Foto Sandro Mele
Fabio Mauri, Macchina per fissare acquerelli, 2007, Legno, ferro, dimensioni variabili, Foto Sandro Mele
Maurizio Nannucci, Something Happened, 2009, Villa Medicea La Magia, Pistoia
Maurizio Nannucci, Von hieraus noch wiel weiter, 2008, Magdeburgo
Maurizio Nannucci, All Art Has Been Contemporary, 1999/2005 Altes Museum, Berlino
Maurizio Nannucci, And What about the Truth, 2006, Triennale, Milano
Luca Pancrazzi, Progetto per Linea del cambiamento di stato, 2011
Luca Pancrazzi, Sentirsi a Casa, 2011, Libro, disegno a inchiostro, legno, pittura acrilica, Installazione per la mostra Blow Flow Raw nella Galleria Continua, San Gimignano
Luca Pancrazzi, Sentirsi a Casa, 2011, Libro, disegno a inchiostro, cemento fuso, Installazione per la mostra Blow Flow Raw nella Galleria, Continua, San Gimignano
Andrea Santarlasci, Il doppio, 1995, Legno e fusioni in alluminio, 168 x 280 x 146 cm, Courtesy dell’artista e Galleria Davide Di Maggio, Milano
Andrea Santarlasci, Isola per interno, 1994, Legno, vetro, smalto, specchio e stagno, , 78,5 x 78,5 cm cad. Courtesy dell’artista e Galleria Davide Di Maggio, Milano
Andrea Santarlasci, Isola per interno, 1994, Legno, vetro, specchio e stagno, 222 x 270 x 270 cm, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato, Courtesy dell’artista e Galleria Davide Di Maggio, Milano
Andrea Santarlasci, Un po’ di finito infinito, 2007, Graffito su lastre di specchio azzurro retroilluminate con luci al neon, 450 x 450 cm, Veduta dell’installazione nel chiostro di Villa Vogel, Firenze, Courtesy dell’artista e Galleria Davide Di Maggio, Milano
Alfredo Pirri, Opere recenti in studio, 2009-2010 Foto Daniela Pellegrini
Alfredo Pirri, Veduta della mostra Canti presso la Galleria Tucci Russo, Torre Pellice (Torino), 2007-2008 Foto Paolo Mussat Sartor
Alfredo Pirri, Arie per lo Scompiglio, 2009 Cristallo, piume, vernici acriliche Opera permanente per la Tenuta dello Scompiglio, Vorno (Lucca) Foto Andrea Martiradonna
Alfredo Pirri, Veduta della mostra In terra come in cielo presso il Centro d’Arte La Pescheria, Pesaro, 2007 Foto Paolo Semprucci
Daniele Lombardi, Water music in Venice, 2011
Fabio Mauri, La resa, 2002. Tubi di ferro, tessuto. Sinagoga di Ostia, Roma. Cm 500x250x360. Foto: Claudio Abate
Gabriele Basilico, Milano, ritratti di fabbriche, 1978-1980
Gabriele Basilico, Milano, ritratti di fabbriche, 1978-1980
Gabriele Basilico, Milano, ritratti di fabbriche, 1978-1980
Gabriele Basilico, Milano, ritratti di fabbriche, 1978-1980
Letizia Cariello, Don-don, 2011 Veduta della mostra alla Galleria Massimo Minini, Brescia
Letizia Cariello, The Butcher Woman (polittico), 2010, Stampa su legno Tanganika, 120 x 90 cm, Courtesy Galleria Massimo Minini, Brescia