Gian Maria Annovi
non occorre che tu queste piante queste suole lunghissime di sughero
queste ghiandole e briciole
sudosissime
*
(sotto) questo muschio duro di presepe
quest’erba in bomboletta che si spruzza
(sopra)
*
passo. si disfaccia gioioso in feci sfocio in radurosi arresti
in inversi
feci questo paesaggio con poco
con grammatici nienti
*
questo è un pronunciaggio desertico un plagio di sabbie
lascio inconsolati ritmi ancora
inconsolabile
*
no piante. no cielo. no rami neanche foreste
fori le punte di questi no alberi
mi punto nel dito indice
*
qui c’è una larga scomparsa per innamorosi cammini
di felci
di falcemici incontri
di trentamila migliaia di geni
(mediamente)
*
c’è solo un profumo di fieni in questa sera deodorata di erbe
e lavande e fiori di campo in pastiglie
che durano sette giorni
*
noto il disbosco e disdicevole vado per questo nulla di piante
di giardini di inferno
ogni giorno inferto
Da Note al disbosco
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