In occasione dell’uscita in edicola del secondo numero di «alfabeta2»
Anche gli intellettuali lavorano! C’è futuro per il lavoro cognitivo nella città del fare?
Mercoledì 6 ottobre alle 17.00
Università Statale di Milano, Facoltà di Scienze Politichevia Conservatorio 7 - Milano
aula n.6
Moderatore: Giannino Malossi
Intervengono: Adam Arvidsson, Sergio Bologna, Daniele Giglioli, Cristina Morini, Stefano Mirti, Zoe Romano, Bertram Niessen, Tiziano Bonini, Raffaele Mauro, Alberto Baccari, Dario Banfi
Operai cognitivi a Milano nelle industrie della moda, del design, dell'editoria, della formazione. Spina dorsale dell'economia cittadina. Intellettuali, studiosi, lavoratori della penna e del computer, ricercatori e personale addetto alle macchine cognitive universitarie, esperti e addetti delle nuove industrie culturali ibride, si incontrano e discutono confrontano le loro esperienze, idee e prospettive nella città che produce e che lavora.
Non è vero che dire non è fare, è il contrario: nella produzione post-industriale i modelli economici si reggono sulla creazione immateriale di valore economico reale. La bolletta energetica è pagata con l'esportazione di moda, cioè di idee. Ma allora perché non c'è gusto in Italia a essere intelligenti?
post fuori tema
non potrebbe essere un’idea quella di aprire una bacheca dove “postare” annunci di interesse generale e di natura esclusivamente culturale e/o politica?
per esempio ho ricevuto una mail che annuncia l’apertura di corsi gratuiti di italiano per gli stranieri qui a roma:
Per informazioni ed iscrizioni :
Via Appia n. 361 (presso il Circolo PD Alberone) –
Dal lunedì al venerdì ; ore : 17-19
(Fermata Metro A Furio Camillo)
Tel. 06-7886854
e-mail koinè_casadeipopoli@democraticiappio.it
Carmelo, lo abbiamo fatto su Nazione Indiana, prima con un post mensile detto bacheca del mese, nei cui commenti si segnalava il segnalabile e oltre. Cerca “bacheca” su nazioneindiana.com Più tardi abbiamo creato http://bacheca.nazioneindiana.com che è un forum, alquanto frequentato da chi ha segnalazioni da fare, ma che ha pochi visitatori. Qui sinceramente non ripeterei l’esperienza, il progetto alfabeta2 è ancora giovane, c’è un sacco di cose da fare, gli ebook, la rivista in edicola…